“Che si tratti di inquinamento di plastica, cambiamenti climatici o conservazione delle specie in pericolo, c’è un crescente tsunami di dati scientifici là fuori: come possono i ricercatori superare il problema per colmare le lacune, apprendere dai fallimenti e sfruttare i successi?
Di fronte a questo enigma i biologi della fauna selvatica degli Stati Uniti si sono rivolti all’intelligenza artificiale per valutare i risultati di conservazione di oltre 4.000 studi in quattro decenni.
I ricercatori hanno applicato l’elaborazione del linguaggio naturale, un tipo di apprendimento automatico che analizza stringhe di parole per estrarre informazioni pertinenti, abbinando ciò a che arriva come comunicazione all’uomo.
Più specificamente, in questo caso, hanno usato l’analisi del sentimento per trovare parole con valori emotivi positivi o negativi per misurare il tasso complessivo di successo o fallimento.
“… Guardando migliaia di studi, sembra che stiamo migliorando, e questo è incoraggiante. ”
Il processo potrebbe anche aiutare a semplificare le iniziative di conservazione e risparmiare sui costi, secondo il co-autore dello studio Lucas Joppa, responsabile ambientale di #Microsoft.
“L’apprendimento automatico, e in particolare l’elaborazione del linguaggio naturale, ha la capacità di setacciare i risultati e far luce sulle storie di successo da cui trarre esperienza”, afferma.
Per raccogliere le loro risposte, i ricercatori hanno scansionato più di un milione di parole dagli abstract di 4.313 studi pubblicati dal 1987 al 2016 e hanno usato parole “standardizzate” assegnate un punteggio di sentimento dalle recensioni di film e ristoranti per costruire un modello che potrebbe dare ad ogni abstract una valutazione complessiva….”
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