Abstract intervento
Per guidare l’innovazione verso un autentico sviluppo umano che non danneggi le persone e non crei forti disequilibri globali, è importante affiancare l’etica alla tecnologia. Rendere questo valore morale qualcosa di comprensibile da una macchina, comporta la creazione di un linguaggio universale che ponga al centro l’uomo: un algor-etica che ricordi costantemente che la macchina è al servizio dell’uomo e non viceversa.
Intervento nel Convegno – SOCIETA’, SABATO 26 SETTEMBRE – SESSIONE GOVERNANCE ore 9.15 – 13.00
Breve biografia
P. Paolo BENANTI, TOR,Francescano del Terzo Ordine Regolare
Sono un francescano del Terzo Ordine Regolare – TOR – sono nato il 20 luglio del 1973 e mi occupo di etica, bioetica ed etica delle tecnologie. In particolare i miei studi si focalizzano sulla gestione dell’innovazione: internet e l’impatto del Digital Age, le biotecnologie per il miglioramento umano e la biosicurezza, le neuroscienze e le neurotecnologie.
Cerco di mettere a fuoco il significato etico e antropologico della tecnologia per l’Homo sapiens: siamo una specie che da 70.000 anni abita il mondo trasformandolo, la condizione umana è una condizione tecno-umana…