Intelligenza artificiale, rischi privacy con le proposte della Commissione ue

La Commissione Europea ha svelato le sue proposte di regolamentazione per l’intelligenza artificiale. Un progetto ambizioso volto a adeguare molte normative vigenti alle sfide dell’AI e a mantenere la leadership nella regolamentazione dell’uso delle nuove tecnologie anche dopo il Gdpr. Ma con molti rischi. Eccoli

La serie di proposte legislative sull’intelligenza artificiale presentata dalla Commissione europea – e in consultazione fino al 19 maggio 2020 – è molto ambiziosa: definisce alcuni necessari aggiustamenti delle attuali norme per rispondere alle nuove sfide poste dall’AI oltre a ulteriori proposte per regolare i sistemi che presentano particolari rischi.

Ci sono tuttavia anche alcune criticità legate a questo approccio che è opportuno sottolineare, intaccando equilibri nei rapporti tra privacy (e diritti dei cittadini) e innovazione.

Andiamo dunque a esaminare il progetto Ue che, per altro, va a aggiungersi alle numerose iniziative legislative che si stanno susseguendo in tutto il mondo per regolamentare l’uso dell’intelligenza artificiale alla luce della sempre maggiore consapevolezza della portata dei possibili impatti che un suo pieno sviluppo potrebbe avere sulle nostre vite (si veda, ad esempio, la panoramica globale fornita dal Future of Life Institute). Persino il Vaticano si è espresso sul tema, firmando insieme a Microsoft, IBM e FAO una Call for AI Ethics, documento il cui intento è quello di promuovere un approccio etico all’intelligenza artificiale e un senso di responsabilità nel regolamentarla….

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