Robot infermieri? L’innovazione nel nuovo contesto sanitario

La nuova pandemia Covid 19 ha causato la morte di più di 140 medici in Italia, colti impreparati da una malattia di cui ancora oggi sono incerte le origini. In tutto il mondo il personale sanitario ha rischiato la vita entrando in contatto con pazienti infetti che avevano bisogno di cure e assistenza continua.
In questa guerra sanitaria le difficoltà non sono state poche ma nell’era delle nuove tecnologie l’uomo ha cercato una soluzione che potesse aiutare il personale sanitario e limitare i contagi.

L’idea di utilizzare dei robot infermieri si è perciò rivelata fondamentale perché essi oltre ad assumere un ruolo importante per ovviare al danno di un’infezione, si sono rivelati degli ottimi sostituti di molti operatori sanitari, i quali hanno dovuto lavorare al di sopra dei normali standard. Sappiamo bene che il personale medico in tutte le pandemie nate nel corso della storia ha dovuto pagare un caro prezzo e per questo l’utilizzo di robot diventerebbe un’arma tecnologica molto efficace.

Il vantaggio? La nuova invenzione potrebbe tornare utile nel corso del tempo ad affrontare qualsiasi malattia infettiva e a limitarne i danni. A Wuhan, in Cina, Sono stati già usati dei robot infermieri all’interno dell’ospedale, costruito in tempi record nei mesi scorsi, ed il loro ruolo si è rivelato efficace nella gestione del contenimento della malattia. Il semplice contribuire alla consegna del pranzo ai pazienti o alla somministrazione della terapia ha limitato i rischi per il personale di infermieri.

Ma il ruolo dei robot potrebbe stendersi anche oltre per diventare così uno strumento utile anche all’interno degli aeroporti o delle stazioni metropolitane e gestire al meglio l’accesso delle persone. È quindi vero che un robot comandato a distanza e dotato di una intelligenza propria potrebbe in qualche modo limitare molti rischi sia per un operatore sanitario, nel caso di una pandemia o di una malattia infettiva, sia per altri ruoli che potrebbero mettere a rischio l’incolumità delle persone.

Un caso riportato da Repubblica lo scorso 30 Maggio, tuttavia, non sembra promuovere il vantaggio dell’IA.
Molti giornalisti e dipendenti impegnati nel loro ruolo saranno sostituiti dall’utilizzo dell’intelligenza artificiale che svolgerà la loro mansione. Il Seattle Time ha segnalato questa decisione specificando che non è una conseguenza dovuta dalla pandemia del Covid-19. La proposta di sostituire i giornalisti con dei software sarebbe un modo per ottimizzare l’identificazione di notizie di tendenza.

Come in tutte le storie, perciò, anche in quella dei robot ci sono dei pro e dei contro: i robot infatti sono privi di una dimensione umana che specialmente nel rapporto tra un paziente e il medico è assolutamente necessaria. Un robot in Giappone, per esempio, comunicava ai pazienti di prepararsi alla morte; l’empatia è una risorsa importante in simili contesti e il robot potrebbe mancare proprio di questa.

È probabile che in un futuro non molto lontano alcuni medici possano essere sostituiti da robot intelligenti, utilizzabili per una diagnosi oppure per ottimizzare delle terapie, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Nel frattempo non ci resta che aspettare e continuare ad informarci sulle nuove proposte dell’Intelligenza Artificiale che potrebbero diventare più vicine a noi tra non molti anni.

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Fonte
Robot infermieri nella lotta al Covid-19
Il ruolo dell’IA