Nell’articolo si possono vedere dei video si “illustra come un giovane ragazzo sta interagendo con un piccolo robot di colore verde gommoso attraverso un touch screen. Con l’apprendimento automatico, un robot può migliorare l’attenzione di un bambino autistico attraverso un gioco.
I ricercatori sull’autismo usano metodi di apprendimento automatico per migliorare la diagnosi, classificare la condizione in sottotipi e fornire supporto alle persone.
Una delle applicazioni più comuni dell’apprendimento automatico è fare previsioni e un team ha applicato metodi simili per prevedere quali neonati sarebbero stati successivamente diagnosticati con autismo.
I ricercatori hanno studiato le cartelle cliniche dei genitori di quasi 100.000 bambini nati in Israele dal 1997 al 2008. Circa 1.400 bambini hanno avuto diagnosi di autismo.
Utilizzando una varietà di tecniche di apprendimento automatico, hanno analizzato l’età dei genitori, lo stato socioeconomico e i farmaci.
Gli algoritmi hanno predetto con successo su circa un terzo delle diagnosi di autismo dei bambini. Le previsioni erano più significativi quando i ricercatori hanno combinato i dati di entrambi i genitori di un bambino, piuttosto che di un solo genitore.
Gli algoritmi potrebbero anche essere utili per identificare i fattori che possono contribuire all’autismo. Ad esempio, gli algoritmi hanno trovato un’associazione tra l’autismo e l’uso da parte dei genitori di sostanze come la caffeina e alcuni antidepressivi.
L’apprendimento automatico può anche aiutare i ricercatori a capire meglio perché i tratti dell’autismo variano nella loro natura e gravità da persona a persona.
Il team ha dato un robot chiamato Kiwi a sette bambini autistici dai 3 ai 7 anni, tre ragazze e quattro ragazzi, per un mese ciascuno. Kiwi, un bot con piume verdi e viola con una faccia sorridente e interattiva, ha allenato i bambini mentre giocavano a giochi di matematica incoraggiandoli a rimanere in attività. Una videocamera montata sul tablet registrava i bambini mentre giocavano.
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