Con i pc quantistici in futuro nuovi farmaci in poche ore
Faranno calcoli che oggi richiedono tempi cosmici
17/05/2019 11.00.07
(ANSA) – ROMA, 17 MAY – I computer del futuro permetteranno di elaborare nuovi farmaci in poche ore, anziché in tempi confr.ontabili con la vita dell’universo. È una delle sfide dei pc quantistici, che sfruttano le bizzarre leggi del mondo delle particelle per aumentare le cpacità di calcolo. È quanto emerge dal convegno ‘Intelligenza Artificiale e Computer Quantistici’, promosso a Roma dalla facoltà di Scienze della comunicazione sociale dell’Università Pontificia Salesiana e dalla Federazione Relazioni Pubbliche Italiana (Ferpi), e patrocinato dall’Agenzia per l’Italia Digitale (Agid).
“Ci vorranno ancora anni per avere dei computer quantistici utilizzabili commercialmente, ma gli algoritmi sono già stati sviluppati”, ha chiarito all’ANSA Mattia De Rosa, ingegnere della Microsoft. “I pc quantistici aiuteranno, ad esempio, a velocizzare i meccanismi di apprendimento dei sistemi di intelligenza artificiale”, ha aggiunto De Rosa.
Indagare il rapporto tra uomo, intelligenza artificiale e computer quantistici, e fare il punto sulle attuali applicazioni di queste tecnologie nella vita quotidiana, sono i temi del dibattito in corso all’ateneo salesiano. “Esistono già alcuni prototipi di pc quantistici”, ha chiarito Federico Mattei, dell’Ibm. “Un esempio è dato dal processore quantistico Ibm, che dal 2016 abbiamo messo a dispodizione di chiunque su cloud”, ha chiarito. Su queste tecnologie l’Europa investirà nei prossimi 10 anni più di un miliardo di euro con ilprogramma europeo sulle tecnologie quantistiche Quantum Flagship. L’Italia guida uno dei 20 progetti selezionati nel primo bando del programma europeo. Il progetto, finanziato con 9,3 milioni di euro, è coordinato dall’Istituto Nazionale di Ottica (Ino) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr) e prevede lo sviluppo di una nuova generazione di laser per i computer quantistici. “Con i pc quantistici – ha concluso Mattei – ci troviamo nella stessa fase pionieristica del primo velivolo dei fratelli Wright. L’idea è uscire da una fase di ricerca pura per passare a una fase, per così dire, di studio pratico. Speriamo di avere i primi risultati nei prossimi 5 anni”. (ANSA).